Voto unanime dell’Aula del Consiglio Regionale sulla mozione che chiede alla Giunta regionale di attivarsi concretamente per la funzionalità della linea ferroviaria pedemontana, la Sacile-Gemona, dopo l’accordo raggiunto tra proponenti ed Esecutivo sulla formulazione degli impegni che il Consiglio regionale pone all’Amministrazione attraverso questo provvedimento.
Questa linea ferroviaria – è stato evidenziato – potrà manifestare la piena convenienza sociale ed economica per il territorio attraversato quando saranno poste in atto le condizioni per il suo pieno utilizzo per il trasporto locale, non solo a servizio degli studenti ma anche dei lavoratori delle imprese locali, per i trasporti di materie prime e prodotti e per una attività turistica che integri ferro e biciclette in un contesto di offerta completa di altri servizi.
Così, nel dettaglio, la mozione impegna la Giunta a continuare con le azioni già intraprese, incrementando l’impegno per ottenere in tempi rapidi da Rfi un quadro preciso di costi, tempi e interventi finalizzati alla riapertura progressiva della tratta oggi ancora chiusa ai servizi di linea, così da poter assecondare sia l’importante intervento che l’impresa Roncadin ha in programma sia sviluppare opportunità per altre imprese, riducendo gli impatti dei trasporti su ruota.
Inoltre, si sollecita Rfi rispetto agli impegni presi per l’ammodernamento del passaggio a livello di Sacile e la chiusura dei passaggi a livello superflui lungo la linea per migliorare i tempi di percorrenza. A PromoTurismoFvg, invece, viene chiesto un maggior impegno per incrementare l’offerta e la promozione turistica del territorio montano con progetti condivisi con i Comuni e le associazioni e non limitati ai treni storici quanto, piuttosto, a sviluppare il turismo ciclistico.
C’è poi l’indicazione a proseguire con lo studio di fattibilità tecnica economica da presentare alla competente Commissione consiliare entro maggio 2020 e, infine, a convocare un incontro con tutti i portatori di interesse del territorio per condividere il nuovo orario e concertare eventuali modifiche e integrazioni rispetto a quanto stabilito univocamente.